mercoledì 8 agosto 2012

Prestiti obbligazionari

Società per azioni o in accomandita per azioni possono ricorrere ai prestiti obbligazionari (qui tutte le informazioni per ottenerne uno), che permettono di reperire sul mercato molta liquidità, frazionando il prestito in titoli di debito al portatore. L'ammontare massimo del prestito non può superare il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato. Ci sono casi in cui può essere anche superiore, come nel caso di prestiti garantiti da ipoteca su immobili di proprietà o quando l'eccedenza è garantita da titoli nominativi emessi o garantiti dallo Stato. I momenti contabili fondamentali sono quattro: l'emissione, il collocamento, la remunerazione e il rimborso. Tra questi riveste particolare importanza il momento dell'emissione del prestito, perché è in questa fase che vengono formulati il relativo programma e redatto un regolamento contenente tutte le informazioni essenziali, come l'ammontare del capitale sociale sottoscritto, l'ammontare del prestito, la sua durata e il tasso di remunerazione, la modalità di rimborso.
Un'obbligazione è emessa alla pari, quando il valore di emissione coincide con il suo valore nominale; sotto la pari, quando ne è inferiore; sopra la pari, quando invece ne è superiore.
Per quanto riguarda le modalità di rimborso, i prestiti obbligazionari possono prevedere oltre al rimborso totale a scadenza e quello graduale del valore nominale, anche l'estrazione a sorte e l'acquisto sul mercato. Con quest'ultima opzione, l'ente emittente può riacquistare sul mercato le proprie obbligazioni.
Il tasso effettivo di rendimento è composto da tre fattori: tasso nominale del prestito, prezzo di emissione e prezzo di rimborso. Oltre ad esser legato a valutazioni inerenti alla raccolta di fondi - fund raising - e alle negoziazioni di mercato, è connesso anche alla percezione di rischio del prestito stesso.
I fattori di rischio non sono inerenti solo alle obbligazioni oggetto delle contrattazioni, ma anche all'emittente. Tra quest'ultimi ricordiamo il rischio di credito oltre che di liquidità dell'Emittente. Nel primo caso l'emittente non è in grado di rimborsare il capitale raccolto, mentre nel secondo si corre il rischio di vedersi ridurre il prezzo del titolo, perché l'investitore intende procedere alla vendita prima della scadenza.

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