martedì 31 gennaio 2012

Costituzione Ssrl: lo start up effettivo deve attendere

Negli ultimi giorni molti lettori mi hanno chiesto informazioni su come procedere in pratica per costituire una società semplificata a responsabilità limitata (Ssrl). A questo proposito riporto di seguito quanto illustrato in un'informativa presente sulla home page della Camera di commercio di Milano: «L'art. 3 del Decreto Legge n. 1 del 24/01/2012 (pubblicato sulla G.U. n. 19 del 24/01/2012 ed in vigore dalla stessa data), ha introdotto la possibilità di costituire un nuovo modello di società: la 'Società semplificata a responsabilità limitata' (nuovo art. 2463 bis c.c.).

mercoledì 25 gennaio 2012

Investimenti in borsa: plusvalenze e minusvalenze

La manovra dello scorso Ferragosto di cui al d.l. 138/2011 ha aumentato la tassazione di buona parte delle rendite finanziarie portandola al 20% a partire dal 1 Gennaio 2012. Tra le esclusioni più importanti dall’ambito di applicazione del decreto si registrano quella delle plusvalenze realizzate mediante cessione di partecipazioni qualificate che continuano a concorrere alla formazione del reddito imponibile Irpef nella misura del 49,72% e quella degli interessi e altri proventi relativi a obbligazioni e altri titoli del debito pubblico italiano e dei Paesi inclusi nella white-list di cui all’art. 168bis del d.p.r. 917/1986.

lunedì 23 gennaio 2012

S.s.r.l. società per giovani minori di 35 anni

Siamo entrati da qualche giorno nel vivo della fase due del Governo Monti: Cresci Italia! Chissà se economicamente qualcosa si muoverà [in avanti! n.d.a.], certo che prioritaria tra le priorità sembra essere la crescita culturale dell’Italia e degli italiani, magari in tempo per le prossime elezioni amministrative di modo che dalle urne risulti vittoriosa una classe dirigente completamente rinnovata. Ma torniamo al decreto Cresci Italia! Il testo del disegno di legge contiene numerose novità interessanti, ma quella che mi ha colpito di più, forse solo perché mi interessa più delle altre, è la S.s.r.l. società semplificata a responsabilità limitata.

venerdì 20 gennaio 2012

Deduzioni Irap e rateazione 36bis e 36ter

Sul conto di M&M Mario Monti in questi mesi ne sono state scritte e dette di tutti i colori, sebbene le tonalità siano state sempre negative. Oggi ho voglia di sottolineare due good news in stile Report della Gabanelli legate al Governo tecnico del nostro Paese e alle sue decisioni. Se ne è parlato pochissimo, eppure il decreto salva Italia 201/2011 introduce due importantissime novità che non sono state considerate meritevoli di balzare agli onori dell'informazione di massa, ma hanno i requisiti giusti per essere fortemente apprezzate dagli italiani che lavorano e che pagano le tasse.

giovedì 19 gennaio 2012

Codardi ed eroi: tu da che parte stai?

Lo sbarco del Governo Monti nella stanza dei bottoni italiana è avvenuto da pochissime settimane, ma devo ammettere che sembra passata un'eternità. Sì, forse perché la maggioranza di noi, la maggioranza dei cittadini italiani dico, non aspettava altro che il vecchio esecutivo sparisse e che sparissero anche i teatrini quotidiani dei politicanti da strapazzo che ci troviamo. Eppure abbiamo consumato la lunga attesa in uno stato di incoscienza profonda addormentati chissà da quale arcaica costrizione psicologica. Infatti noi italiani siamo un popolo in attesa, lo siamo sempre stato. Aspettiamo. Aspettiamo. Aspettiamo... qualcosa o qualcuno. È straordinaria la nostra incapacità di prendere decisioni risolute, anzi no: meglio dire che siamo incapaci di prendere decisioni! Siamo inchiodati alla nostra stessa condizione da una paura fottuta di assumerci finanche minime responsabilità nonché da una fottuta serie di ismi al cui termine troviamo un inspiegabile individualismo. Può darsi comunque che mi stia sbagliando, che queste mie valutazioni siano smisuratamente pessimistiche, magari anche di pessimo gusto. Sì, può essere che sia così. In fondo dovremmo ricordarcelo, giacché ce lo ripetiamo spesso, che noi italiani siamo brava gente; e anche se non sta bene tessere le proprie lodi, alle nostre stesse lusinghe ci crediamo davvero un po' tutti. Siamo così brave persone che tra di noi spuntano eroi come funghi nel bosco umido. Come in questi giorni in cui assistiamo all'antitesi del comandante incapace e irresponsabile e del comandante eroe: uno viene additato come una sorta di scheggia impazzita in un sistema sano, mentre l'altro è eletto santo perché dal proprio ufficio ha ricordato al primo i suoi doveri. Eppure noi, noi italiani saggi (ecco, forse la saggezza è una virtù che possediamo per davvero!), sappiamo fin troppo bene qual è la verità, ma ci spaventa terribilmente, sicché ci torna più comodo depistare l'indagine introspettiva nel corpo malato della collettività. La strage del Giglio era prevedibile perché innescata da una prassi risaputa, consolidata e, quel che è peggio, tollerata (anche dalle Capitanerie di porto?); chissà quanti altri accostamenti di omaggio si sono consumati e si consumeranno presso le coste italiane senza che nessun cittadino ne sappia nulla. Ma ragionare in termini sistemici è un grande peso per noi italiani. Siamo più tranquilli con noi stessi se ci lasciamo convincere che si tratta semplicemente della primordiale dicotomia conflittuale tra il Bene e il Male dove tra il comandante buono e quello cattivo vince quello buono, dove tra il popolo di codardi (poche unità, ci mancherebbe altro!) e il popolo di eroi (chiunque si trovi in prossimità di un evento terribile a dare manforte) vince, anche qui a mani basse, il popolo degli eroi. Bene! Anche in questo caso possiamo stare a posto con noi stessi: siamo brava gente, lo abbiamo dimostrato ancora una volta con tutti i nostri eroi il cui numero è immensamente superiore a quello dei codardi. Certo viene da chiedersi, se una catastrofe succedesse in Francia, anzi no, voglio pensare ad un popolo ancora più esotico, diciamo... in Guatemala, i guatemaltechi in buona salute la darebbero una mano ai soccorritori oppure se ne infischierebbero?

sabato 14 gennaio 2012

Fondo patrimoniale: la difesa degli interessi familiari

Il fondo patrimoniale rappresenta un artificio giuridico che la normativa civilistica italiana mette a disposizione delle esigenze economiche e patrimoniali della famiglia; ne rintracciamo la disciplina nel libro primo del codice civile intitolato “Delle persone e della famiglia”. Scrivo che si tratta di un artificio perché tale istituto costituisce una sorta di corazza, non certo inespugnabile, a protezione dei beni che i coniugi scelgono di destinare esclusivamente al soddisfacimento dei bisogni del nucleo familiare, nonché per evidenziare fin da subito una connotazione a tratti negativa legata alle pratiche scorrette che negli ultimi anni sono state esperite da debitori senza scrupoli. Sempre più spesso, e soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo attraversando, il problema della responsabilità personale illimitata, sentito maggiormente da imprenditori individuali, professionisti, soci di società di persone, viene aggirato con la costituzione di entità giuridiche, forse solo ectoplasmi, come appunto il fondo patrimoniale e il trust che rischiano di compromettere i classici diritti patrimoniali dei creditori. Tuttavia non si può tacere la giustezza della ratio legis nella misura in cui si preoccupa di garantire l’integrità del nucleo familiare in considerazione del fatto che essa non può assolutamente prescindere se non dall’agiatezza perlomeno dalla tranquillità economica dei componenti il nucleo stesso.

venerdì 13 gennaio 2012

Google Adsense e i redditi della pubblicità

Circa un anno fa scrissi il post Come dichiarare i redditi di GoogleAdsense in cui mi pronunciai a favore della possibilità di operare nel settore delle affiliazioni senza aprire la partita Iva. In particolare ragionai nel senso di classificare i redditi di Google Adsense, come anche quelli erogati da altre società concorrenti, come redditi diversi derivanti da un obbligo di permettere. Da allora ho ricevuto numerose critiche (che accetto volentieri!) e credo sia arrivato il momento di fare chiarezza sulla mia posizione, che ricordo a tutti, non va intesa come consulenza fiscale professionale, perlomeno non in questa sede.