venerdì 20 gennaio 2012

Deduzioni Irap e rateazione 36bis e 36ter

Sul conto di M&M Mario Monti in questi mesi ne sono state scritte e dette di tutti i colori, sebbene le tonalità siano state sempre negative. Oggi ho voglia di sottolineare due good news in stile Report della Gabanelli legate al Governo tecnico del nostro Paese e alle sue decisioni. Se ne è parlato pochissimo, eppure il decreto salva Italia 201/2011 introduce due importantissime novità che non sono state considerate meritevoli di balzare agli onori dell'informazione di massa, ma hanno i requisiti giusti per essere fortemente apprezzate dagli italiani che lavorano e che pagano le tasse.

Rateazione 36bis e 36ter

Il decreto detta regole meno severe per i contribuenti che scelgono di rateizzare i debiti col Fisco sorti in seguito a controlli automatizzati (36bis) e formali (36ter). Atteso che le somme a debito possono essere versate in un massimo di 6 rate trimestrali, oppure in un massimo di 20 rate trimestrali se il debito supera i 5mila euro, la nuova norma combinata con la vecchia stabilisce che si decade dal beneficio delle rate: i) quando la prima rata non sia pagata entro trenta giorni dal ricevimento dell'avviso di accertamento con cui si liquida l'imposta; ii) quando una rata diversa dalla prima non è pagata entro il termine di pagamento della rata successiva. In caso di decadenza sono iscritti a ruolo, quindi se ne occupa Equitalia, l'imposta, la  sanzione piena del 30% e gli interessi. Ma soprattutto il decreto salva Italia introduce per il pagamento tardivo delle rate la possibilità di ravvedersi secondo quanto stabilito dall'art. 13 del 472/97. L'enorme passo in avanti della nuova disciplina sta nel fatto che mentre prima il povero contribuente che saltava anche solo una rata o che ne ritardava il pagamento anche solo di poche ore veniva passato ad Equitalia con conseguente innalzamento di sanzioni, interessi ed applicazione di diritti vari di riscossione, adesso no! Insomma una piccola bacchettata sulle grinfie del vituperato agente della riscossione italiano. Il cambiamento potrebbe sembrarvi una bazzecola, ma fidatevi che vorrà dire tanto. Ad esempio, nei casi di rateizzazione di 36bis o 36ter non sentiremo più dire cose del genere: «Ma come è possibile? Mi rimanevano da pagare 500 euro e ora che ho saltato la rata ne devo pagare 800...[e via con imprecazioni varie n.d.a.]». La risoluzione 132/E del 29 Dicembre 2011 ha inoltre istituito i codici tributo per avvalersi del ravvedimento in parola.

Riduzione del cuneo fiscale versante Irap

Sicuramente avrete già sentito parlare di cuneo fiscale! Alcuni si chiedono cos'è, altri dicono di sapere cos'è, tutti sanno che è qualcosa di negativo, ma nessuno ci mette mai le mani per cercare di risolvere l'annosa questione. Il cuneo fiscale è semplicemente la differenza tra la spesa del datore di lavoro per il dipendente al lordo degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali e la retribuzione effettiva che arriva nelle tasche dello stesso dipendente. Nel caso di specie, il Governo tecnico ha messo le mani sul costo dell'Irap per il datore di lavoro. Lo sconto d'imposta stabilito dalla nuova norma agisce sue due piani:
 
  1. deduzione di una parte dell'Irap dalla base imponibile per il calcolo delle imposte sui redditi Ires e Irpef: dal periodo di imposta 2012 è ammessa in deduzione dal reddito d'impresa o di lavoro autonomo l'intera quota di Irap riferita alla parte non deducibile delle spese per il personale, mentre rimane la vecchia deduzione nella misura del 10% solo per l'importo di Irap riferito alla quota imponibile determinata dagli interessi passivi al netto degli interessi attivi;
  2. deduzioni forfetarie ai fini Irap: dal periodo d'imposta 2012 le deduzioni ai fini Irap per i lavoratori dipendenti aumentano fino a euro 10600 su base annua in caso di lavoratrici (donne!) e giovani under 35 e fino a euro 15200 per gli stessi soggetti impiegati nelle Regioni del Sud.
Insomma dai, mi sembrano veramente due good news no?

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