sabato 20 aprile 2013

Pensione contributiva: come pianificare un reddito futuro soddisfacente

I mass media, prevalentemente, focalizzano le attenzioni sulla problematica del l’occupazione, o meglio della disoccupazione, dimenticandosi di una questione non meno importante, ovvero dell’inadeguatezza delle attuali e future pensioni.
A causa dell’introduzione del metodo contributivo, infatti, l’ammontare dell’assegno pensionistico è calato notevolmente; ad esempio, mentre con il calcolo retributivo si poteva contare anche su una pensione pari all’80% dello stipendio, con il contributivo l’assegno viene calcolato in base ai contributi versati nell’arco della vita lavorativa; detti contributi, rivalutati in base a un coefficiente Istat che varia annualmente, vengono poi convertiti in assegno pensionistico in base a dei coefficienti di trasformazione; di seguito si riporta una tabella dei valori in vigore dal 2013, confrontati con i precedenti

domenica 14 aprile 2013

Buoni Fruttiferi Postali o Conti Deposito?

Banche e Poste sono presenti sul mercato con offerte rivolte a te che vuoi investire in modo sicuro i tuoi soldi. Le prime offrono i conti deposito, la seconda i libretti e i buoni fruttiferi. Stai per scoprire le analogie e le differenze tra le varie proposte. E quando avrai letto questo articolo avrai una griglia di valutazione per scegliere lo strumento migliore. Per Te.

Investire in Posta

Le Poste offrono essenzialmente due tipi di prodotto: i libretti postali e i buoni fruttiferi.
I primi sono del tutto simili ai conti deposito, nel senso che sono forme di impiego della liquidità senza vincoli. Versi quanto vuoi e quando vuoi, prelevi senza problemi in qualunque momento e prendi gli interessi per il tempo in cui i soldi sono rimasti depositati sul conto. Tutto qui.

martedì 2 aprile 2013

Come creare e registrare il proprio marchio

Non solo quando si gestisce un'azienda o si ha un'attività in proprio, ma anche quando si ha un'idea innovativa, o si vuole lanciare un prodotto sul mercato, avere un proprio marchio caratterizzante è di fondamentale importanza. Un logo, infatti, resta facilmente impresso nell'interlocutore, ci distingue, ci identifica e ci caratterizza, ed inoltre ci conferisce professionalità e credibilità: insomma, costituisce una delle migliori maniere per farci pubblicità.
Come crearlo? In realtà, non esistono regole predefinite, e si può dar libero sfogo alla fantasia: può essere solo figurativo (un disegno), solo verbale, oppure sia verbale che figurativo. Personalmente, consiglio quest'ultima tipologia: è sufficiente il nome identificativo dell'attività o del prodotto, che può essere scritto anche con caratteri e colori particolari, purchè la scritta sia grande e facilmente leggibile,unitamente ad un piccolo disegno, o meglio, schizzo (il più essenziale possibile, ed attinente con l'attività/prodotto, ovviamente).