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domenica 6 febbraio 2011

Conservazione della dichiarazione e dei documenti fiscali

D: Per quanto tempo devo conservare copia della dichiarazione dei redditi e dei documenti comprovanti gli oneri deducibili e detraibili inseriti nella stessa dichiarazione?


R: Il legislatore ha messo a disposizione dell'Amministrazione Finanziaria diversi strumenti di controllo. Nello specifico si tratta di quelli di tipo formale ex artt. 36bis e 36ter del D.P.R. 600/73 e di quelli di tipo sostanziale (che si concretizzano in genere in accessi, ispezioni e verifiche presso le sedi in cui opera il contribuente). A seconda dello strumento di controllo utilizzato la tempistica utile all'Amministrazione Finanziaria per accertare l'eventuale evasione cambia notevolmente. Tuttavia si può facilmente intuire che al contribuente poco interessa in virtù di quale norma di legge l'Amministrazione Finanziaria bussa alle sue porte. Ciò premesso, la longa manus dello Stato può arrivare a colpire (o meno paurosamente, solo a chiedere chiarimenti!) al contribuente entro i termini previsti ex art. 43 del D.P.R. 600/73: «1. Gli avvisi di accertamento devono essere notificati, a pena di decadenza, entro il 31 dicembre del quarto anno successivo a quello in cui è stata presentata la dichiarazione. 2. Nei casi di omessa presentazione della dichiarazione o di presentazione di dichiarazione nulla ai sensi delle disposizioni del titolo I l'avviso di accertamento può essere notificato fino al 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui la dichiarazione avrebbe dovuto essere presentata». Insomma la legge è chiara: se il contribuente ha presentato dichiarazione infedele allora deve conservare i documenti per 4 anni; se invece, pur obbligato a farlo, non ha presentato la dichiarazione allora deve conservare i documenti per 5 anni. Cionondimeno l'ultimo art. citato specifica che detti termini (di quattro e cinque anni!) possono essere raddoppiati «in caso di violazione che comporta l'obbligo di denuncia ai sensi dell'articolo 331 del codice di procedura penale per uno dei reati previsti dal decreto legislativo 10 marzo 2000, n. 74». Ciò a dire che se il contribuente che ha presentato dichiarazione infedele o ha omesso di presentare la dichiarazione ha in aggiunta commesso un reato penale allora deve conservare i documenti rispettivamente nel primo caso per 8 anni e nel secondo caso per 10. Sintetizzando, gli atti e le omissioni che ricadono nella sfera attrattiva del D. Lgs. 74/2000 e che quindi fanno scattare la denuncia penale sono: uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti (falsa fatturazione!), occultamento o distruzione di documenti contabili, omesso versamento di ritenute certificate, infedele o omessa dichiarazione che comporti evasione per almeno 77468,53 euro di imposta ecc. In conclusione, si può affermare che il classico lavoratore dipendente che non tiene le scritture contabili, che non ha ragione di emettere o ricevere fatture, che non ha l'obbligo di versare ritenute certificate (anzi le ritenute le versano altri per lui!) e che, stando al reddito lordo medio del dipendente italiano, anche volendo forse non riuscirebbe ad evadere 77468,53 euro di imposta può dormire tranquillo la notte conservando i documenti fiscali per 5 anni a partire dall'anno in cui è stata presentata la dichiarazione.

Presentazione della dichiarazione dei redditi per l'anno 2009

D: Ho dimenticato di presentare la mia dichiarazione dei redditi 2009 entro il termine del 30 Settembre 2010. Cosa posso fare adesso per rimediare?


R: Il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi conseguiti nel corso del periodo d’imposta 2009 (730 2010 per i lavoratori dipendenti, Unico 2010 per gli altri lavoratori) era fissato in data 30/09/2010. In realtà quest’anno tale termine è slittato al 05/10/2010 a causa di problemi tecnici che hanno riguardato i sistemi di acquisizione telematica dell’Agenzia delle Entrate. Ciò premesso, per coloro che ad oggi non hanno ancora presentato la dichiarazione dei redditi non tutto è perduto. Anzi il rimedio è a portata di mano! Come si evince dalla normativa tributaria, la dichiarazione presentata entro 90 gg dalla scadenza del termine stabilito è considerata ancora valida. In questo caso il contribuente ritardatario dovrà versare spontaneamente una sanzione pari a 21 euro (pari a 1/12 della sanzione minima applicabile). La procedura appena descritta prende il nome di ravvedimento e può essere esperita entro il 29/12/2010.Dunque da quanto sopra risulta che il contribuente che deve dichiarare i redditi conseguiti nel 2009 può dormire sonni tranquilli. La questione è molto più complicata per chi entro il 30/09/2010 non ha presentato la dichiarazione integrativa per i redditi d’imposta conseguiti nel 2008. Ma questo è tutto un altro caso!