L'argomento che tiene
banco in questi giorni, anzi in queste settimane è la Manovra di
Ferragosto. Dopo una lunga gestazione, durante la quale i politici
dicevano «sarà maschio... no, sarà femmina... no, sarà altro...
no, sarà quel che sarà...», adesso non ci resta che (piangere?)
aspettare la pubblicazione in G.U. della legge che darà
finalmente vigore alle disposizioni contenute nel d.l. 138/2011, la
Manovra di Ferragosto appunto. Prima della pubblicazione però il
testo deve passare dalla Camera come si apprende da una nota della
stessa istituzione: «I lavori in Aula riprendono lunedì 12
settembre con la discussione generale del disegno di legge (C. 4612)
di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 13
agosto 2011, n. 138, recante ulteriori misure urgenti per la
stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo. Delega al Governo per
la riorganizzazione della distribuzione sul territorio degli uffici
giudiziari (Approvato dal Senato)».
Una delle norme che ha
fatto più discutere, probabilmente perché più comprensibile per
ogni cittadino, è quella che stabilisce l'aumento dell'Iva di un
punto percentuale.