Il decreto-legge 76/2013 ha introdotto due forme di incentivazione dell’occupazione giovanile: la prima riguarda le nuove assunzioni; la seconda concerne la stabilizzazione professionale dei giovani.
In primo luogo, sono stati stabiliti degli incentivi per le nuove assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori, di età compresa fra i 18 e i 29 anni, che abbiano una delle seguenti caratteristiche:
- siano privi di impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi;
- siano privi di un diploma di scuola media superiore o professionale;
- vivano soli con una o più persone a carico.
Per beneficiare dell’incentivo, l’assunzione deve comportare un aumento occupazionale netto della forza lavoro alle dipendenze del datore di lavoro. L’aumento è calcolato prendendo a riferimento la forza lavoro mediamente occupata dall'azienda nei 12 mesi antecedenti all’assunzione. Nel caso di gruppi o collegamenti societari o di società che, anche per interposta persona, siano riferibili a un singolo soggetto, l’incremento occupazionale deve essere valutato tenendo in considerazione anche le eventuali diminuzioni occupazionali verificatesi nelle società controllate o collegate. L’incentivo è pari a 1/3 della retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali ed è corrisposto per un periodo di 18 mesi mediante conguaglio nelle denunce contributive mensili del periodo di riferimento, fatte salve le diverse regole per il versamento dei contributi in agricoltura. Il valore mensile dell’incentivo non può comunque superare l’importo di Euro 650,00 per ogni lavoratore assunto. Grazie ad un emendamento del ddl di conversione, per le regioni del Mezzogiorno, l'incentivo è stato aumentato al 50%, fino ad un massimo di 975 Euro mensili a dipendente, per max 18 mesi.
L’INPS adeguerà le proprie procedure informatizzate allo scopo di ricevere le dichiarazioni telematiche di ammissione all’incentivo e ne disciplinerà le modalità attuative con una circolare. L’agevolazione verrà riconosciuta dall’INPS in base all’ordine cronologico riferito alla data di assunzione più risalente, in relazione alle domande pervenute.
Le Regioni e le Province autonome, anche non rientranti nel Mezzogiorno, potranno prevedere un ulteriore finanziamento dell’incentivo, che si applicherà alle assunzioni intervenute a decorrere dal giorno successivo alla data di pubblicazione del provvedimento e comunque intervenute non oltre il 30 giugno 2014.
Incentivi per la trasformazione dei rapporti di lavoro
Come anticipato, l’incentivo è previsto anche in caso di trasformazione del precedente contratto in contratto di lavoro a tempo indeterminato. In questo caso l’incentivo è corrisposto per 12 mesi e nel milite di Euro 650,00 mensili. Si noti, comunque, che l’erogazione è subordinata ai medesimi requisiti/criteri già previsti per l’assunzione a tempo indeterminato.
Tirocini curriculari
È prevista la devoluzione di 15 milioni di Euro per garantire il sostegno delle attività di tirocinio curriculare da parte degli studenti universitari iscritti ai corsi di laurea 2013-2014.
Il Ministro dell’istruzione, dell’università della ricerca fisserà i criteri e le modalità per la ripartizione, su base premiale, dell’incentivo tra le università statali che attivano tirocini della durata minima di 3 mesi con enti pubblici o privati. Ai fini della ripartizione dell’incentivo le Università dovranno ispirarsi ai seguenti criteri di premialità: regolarità del percorso di studi; votazione media degli esami; condizioni economiche dello studente.
L’importo assegnato da ciascuna università non potrà essere superiore a Euro 200,00 per ogni studente, quale cofinanziamento, nella misura del 50%, del rimborso spese corrisposto dal soggetto ospitante, pubblico o privato.
Misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà
Il decreto-legge prevede misure urgenti per l’occupazione giovanile e contro la povertà nel Mezzogiorno, quali: (I) rifinanziamento, per un massimo di 80 milioni di euro, delle misure per l’auto-impiego e auto-imprenditorialità; (II) rifinanziamento, per un massimo di 80 milioni di euro, dell’azione del Piano di Azione Coesione rivolta a enti e organizzazioni del privato sociale che coinvolgono giovani in progetti di valorizzazione dei beni pubblici e per l'inclusione sociale, anche in forma di erogazione di servizi collettivi; (III) finanziamento, per un massimo di 168 milioni di euro, di borse di tirocinio formativo a favore di giovani che non lavorano, non studiano e non partecipano ad alcuna attività di formazione, di età compresa fra i 18 e i 29 anni, residenti e/o domiciliati nelle Regioni del Mezzogiorno.
È inoltre prevista l'istituzione presso il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali di un Fondo di 2 milioni annuali fino al 2015 per tirocini svolte nelle pubbliche amministrazioni.
Dott.ssa Noemi Secci
Consulente del lavoro
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