La partenza è fissata per il primo marzo del 2013. Da quel giorno in Italia sarà attivo il
Redditometro, il nuovo strumento di lotta all’evasione approvato dal Governo Monti che punta
a stanare chi non paga le tasse o chi denuncia redditi inferiori a quelli reali, il tutto analizzando
non le entrate del contribuente ma le sue uscite. La politica che sta dietro al redditometro è molto
semplice: “se so che hai speso X vuol dire che hai certamente guadagnato X e quindi dovrai pagare
le tasse dovute”.
Ecco le aree di spesa analizzate dal redditometro: costi per abitazioni, assicurazioni e pensioni,
mezzi di trasporto, sport e tempo libero, spese consistenti in genere, investimenti immobiliari
ed mobiliari.
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sabato 23 febbraio 2013
sabato 2 luglio 2011
Spesometro: istruzioni per l'uso
In data 01 Luglio 2011 è diventato pienamente operativo lo spesometro, il nuovissimo istituto contro l'evasione fiscale previsto dall'articolo 21 del d.l. 78/2010. Il testo normativo è molto breve e semplice, e non potrebbe essere diversamente per una previsione che potrebbe rivelarsi totalmente inutile che avrà come effetto, certo fin da subito, quello di aggravare gli adempimenti burocratici in capo agli operatori economici. Purtroppo però ogni popolo è in balia dei capricci del proprio legislatore; e in particolare mi pare che in Italia, negli ultimi anni, piuttosto che architettare riforme storiche che scuotano l'assetto economico del Paese si studino mosse propagandistiche come lo spesometro appunto. Una bella trovata (che potrebbe avere l'effetto collaterale di produrre transazioni in nero!) da non confondere assolutamente con il ben più dignitoso redditometro di cui all'art. 38 del d.p.r. 600/1973. Non hanno nulla a che fare!
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