sabato 22 dicembre 2012

L'ASPI e la Mini-ASPI: novità e normativa transitoria

L'ASPI è  la nuova ASSICURAZIONE SOCIALE PER L'IMPEGO, e sostituisce il trattamento di disoccupazione (la cd. DS, sia ordinaria per accedere alla quale era previsto  il lavoro, e quindi la contribuzione effettiva per almeno 52 settimane nel biennio precedente, e dava diritto al 60% del trattamento salariale per 8 mesi, o 12 mesi nel caso di età superiore a 50 anni sia con i requisiti ridotti  per accedere alla quale dovevano essere effettivamente lavorate 78 giornate nel biennio precedente; l'istituto dava diritto al 35% dello stipendio, per un massimo di 120 giorni), ed il trattamento di mobilità (si aveva diritto all'indennità di mobilità a seguito di licenziamenti collettivi, o dopo un periodo di integrazione salariale, avendo un'anzianità aziendale di oltre 12 mesi, di cui 6 di lavoro effettivo; non doveva trattarsi di contratto a termine, e l'azienda doveva rientrare nel campo della CIGS;

venerdì 14 dicembre 2012

La totalizzazione retributiva

Molti lavoratori, con l'avvicinarsi delle soglie della pensione, si trovano ad affrontare l'annoso problema della ricongiunzione o della totalizzazione dei contributi.
Con l’entrata in vigore della legge n. 142/2010, infatti, è stata preclusa la possibilità, per chi avesse versato contributi previdenziali in fondi differenti, di realizzare la ricongiunzione a titolo gratuito degli stessi: per poter ottenere un'unica pensione, quindi, spostando da un fondo ad un altro i contributi, l'unica via consiste nell'effettuare detta operazione a titolo oneroso. L'unica alternativa gratuita rimasta a disposizione è la totalizzazione: tramite tale istituto, però, a differenza della ricongiunzione, il calcolo della pensione avviene soltanto con il criterio contributivo, cioè in percentuale dei contributi versati durante gli anni di lavoro; non è, quindi, consentito il calcolo retributivo della pensione, cioè in percentuale delle retribuzioni percepite.

venerdì 30 novembre 2012

Disdire un contratto di assicurazione

Dal 2006 cioè da quando il mercato delle assicurazioni è stato liberalizzato ed è stato introdotto il Nuovo Codice Privato per le Assicurazioni, disdire la propria assicurazione, anche prima dei tempi previsti, è più facile. Prima del 2006, le clausole di rinnovo tacito, rendevano l'operazione molto macchinosa: bisognava inviare una lettera di disdetta molto prima (almeno 30 giorni), altrimenti si dovevano pagare delle penali e in ogni caso rescindere era difficile. In genere l'assicurato preferiva continuare un altro anno di assicurazione, anche a fronte di notevoli aumenti di prezzo. E' stata l’introduzione delle nuove assicurazioni online a rendere questo "mondo" molto più abbordabile dal cliente, flessibile per le sue esigenze e "easy" nelle modalità.

Pagamenti entro 30 e 60 giorni (anche per la Pubblica Amministrazione)

Il d.l. 1/2012 cosiddetto decreto liberalizzazioni ha introdotto, a partire dal 24 Ottobre 2012, importanti novità riguardanti i termini di pagamento delle fatture scambiate dagli operatori commerciali e la possibilità di segnalazione presso le autorità dei soggetti inadempienti. Da allora è stato tutto un susseguirsi di interpretazioni tese a chiarificare il contenuto della norma al fine di capire, soprattutto, se il soggetto adempiente dovesse o meno assumere i panni di una sorta di sceriffo pronto a bacchettare il cattivo pagatore per mezzo di una delazione o segnalazione o qualcosa di simile. Eppure la questione non è eccessivamente complicata.

Iva per cassa: cash accounting e adempimenti

Il 26 Novembre 2012, con la Circolare 44/E l'Agenzia delle Entrate ha chiarito il nuovo regime dell'Iva per cassa che prevede semplicemente di pagare l'Iva all'Erario quando la si incassa in deroga al principio di competenza. Di seguito si propone una sintesi della Circolare appena citata. L'articolo 32-bis del decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito con modificazioni dalla legge 7 agosto 2012, n. 134 (di seguito articolo 32-bis), ha introdotto nel nostro ordinamento il regime di IVA per cassa, cd. cash accounting, di cui all’articolo 167 bis della Direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006, come modificata dalla Direttiva 2010/45/UE del 13 luglio 2010.

Mutuo fondiario: quali sono i principali benefici?

Il mutuo fondiario rientra a pieno titolo nei mutui immobiliari, ma si differenzia dai mutui ipotecari per l’iscrizione ipotecaria di primo grado su immobili già esistenti. Il mutuo fondiario è un finanziamento di medio-lungo termine garantito da un’ipoteca di primo grado su immobili già esistenti. Rientra pertanto nei mutui sulla casa. Normalmente la sua concessione non supera l’80% del valore dell’immobile, a meno che non ci siano garanzie integrative, come le polizze fideiussore o la garanzia rilasciata da fondi pubblici di garanzia o da consorzi e cooperative di garanzia fidi.

lunedì 12 novembre 2012

Associazione in partecipazione dopo la Riforma del lavoro 2012


Per gli aspetti fiscali dell'associazione in partecipazione leggi anche Associazione in partecipazione: profili fiscali e previdenziali.
Il 18 Luglio 2012 ha acquistato vigore la L. 92/2012 cosiddetta riforma Fornero. In particolare, i commi 29 e 30 dell'art. 1 hanno inciso profondamente sulla disciplina dell'associazione in partecipazione al fine di prevenire il ricorso abusivo e distorto a questo tipo di contratto per dissimulare rapporti di lavoro subordinato. Il nuovo testo dell'articolo 2549 c.c. ora suona così: «Con il contratto di associazione in partecipazione l'associante attribuisce all'associato una partecipazione agli utili della sua impresa o di uno o più affari verso il corrispettivo di un determinato apporto.

mercoledì 10 ottobre 2012

S.r.l. semplificata e a capitale ridotto

All’inizio di quest’anno scrissi un articolo dal titolo S.s.r.l. società per giovani minori di 35 anni in cui difendevo a spada tratta la neonata forma societaria dei giovani irresponsabili (uso il passato remoto perché è trascorso quasi un anno; eppure mi sembrava l’avessi scritto l’altro giorno!). Ero favorevolmente sorpreso dall’eliminazione della figura del notaio e già consideravo la scelta del legislatore un meraviglioso PRECEDENTE da utilizzare in futuro come una leva per scardinare le prerogative di una categoria professionale privilegiata. Speravo che di lì a poco le Camere di Commercio potessero raccogliere l’eredità lasciata a malincuore dai notai in campo societario e commerciale, ma la storia è andata in maniera diversa.
Oggi il panorama delle società a responsabilità limitata si è fatto in tre e in ogni sua parte c’è il notaio. Di seguito propongo una sintesi delle tre forme societarie consentite dall’ordinamento italiano riformulando liberamente le stesse parole del legislatore.

martedì 9 ottobre 2012

Nuovo D.I. del 5/10/2012 - Incentivi alle assunzioni


Il nuovo Decreto Interministeriale, firmato dal ministro Fornero il 5 ottobre 2012, prevede un bonus ai datori di lavoro che assumono giovani (sino a 29 anni) e donne (tutte le età). Vale per le assunzioni che avverranno sino al 31 marzo 2013.
Nello specifico, il contributo economico sarà variabile, in base alla tipologia di assunzione.

ASSUNZIONI A TEMPO INDETERMINATO, PART-TIME O FULL TIME

Per queste assunzioni, il premio sarà di € 12.000, se si tratta della trasformazione di un contratto a termine, di un co.co.co. o co.co.pro (collaborazioni a progetto), o di un’associazione in partecipazione, con apporto di lavoro.
Il vecchio contratto, però deve essere cessato da non più di 6 mesi, o essere ancora in corso.

ASSUNZIONI A TERMINE

1.       Contratti di lavoro di durata superiore a 24 mesi : contributo = 6.000€
2.       Contratti di lavoro di durata superiore a 18 mesi: contributo = 4.000€
3.       Contratti di lavoro di durata superiore a 12 mesi: contributo = 3.000€

Nessun contributo per contratti a termine inferiori all’anno.

La liquidazione dei premi è affidata all’INPS, che pubblicherà, nel sito, un apposito regolamento, durante i prossimi giorni. Ecco il link al sito dell'Istituto: www.inps.it Numero verde Inps: 803.164

Le domande dovranno essere inviate in modalità telematica: verranno liquidate in ordine cronologico, sino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Dott.ssa Noemi Secci
Consulente del lavoro

lunedì 24 settembre 2012

Il Libro Unico del Lavoro: breve guida e soluzioni ai quesiti più frequenti.

Nonostante questo strumento sia operativo dal 2008, ancora oggi molte persone hanno diversi dubbi e perplessità, in materia.
Approfitto, dunque, delle numerose domande che mi sono state fatte , per scrivere questa breve guida sull’argomento, contenente le problematiche principali, ed alcuni casi particolari.

IL   CONTENUTO  DEL LUL

Con il D.lgs. 112/2008 sono stati abrogati i libri matricola e paga, e, conseguentemente, istituito il L.U.L., Libro Unico del Lavoro.
In questo libro devono essere registrati tutti i lavoratori (tranne i coadiuvanti di impresa familiare, ed i soci lavoratori di società; il LUL è obbligatorio,invece,  anche per i co.co.pro o collaborazioni a progetto, per  i lavoratori a domicilio, i somministrati ed i distaccati,  e per gli associati in partecipazione).
Non è obbligato alla tenuta del L.U.L. il datore di lavoro domestico (quindi, niente libro unico per colf/badanti/collaboratori domestici di varia tipologia).

sabato 8 settembre 2012

Come aprire la partita Iva : spiegazione passo dopo passo

Di questi tempi, con la disoccupazione che cresce a dismisura, sempre più persone decidono di “crearsi” un impiego, ad esempio lavorando autonomamente, come liberi professionisti o come imprenditori. Molti, tuttavia, sono scoraggiati dalla quantità e dalla complessità degli adempimenti burocratici, oltre che dai relativi costi.
Le istruzioni che si trovano nei vari siti istituzionali, poi, non incoraggiano di certo: sono lunghe, incomprensibili, ed intrise di paroloni e di tecnicismi. Sperando di farvi cosa gradita, ho , dunque, scritto questo semplice vademecum,  spiegando ed analizzando i vari passaggi necessari per aprire partita Iva.

giovedì 6 settembre 2012

Cessazione d'impresa individuale e societaria

Questo articolo risponde sicuramente alla domanda Come chiudere la partita iva? ma vuole dire anche molto di più. Perché quando si decide di porre fine ad un'attività economica condotta in forma d'impresa è inevitabile affrontare almeno due problemi, di cui uno a volte irrisolvibile. Il primo, quello che desta meno preoccupazioni è quello fiscale, il secondo potrebbe essere di natura morale soprattutto quando le condizioni esterne impongono all'imprenditore nessun'altra soluzione se non la chiusura del sipario. Fortunatamente io anche questa volta scrivo della questione fiscale che mai come in questo caso particolare può essere definita come un argomento piacevole!
Occorre innanzitutto fissare il concetto che l'orientamento maggioritario della giurisprudenza tributaria fa valere il primato della sostanza sulla forma.

mercoledì 8 agosto 2012

Prestiti obbligazionari

Società per azioni o in accomandita per azioni possono ricorrere ai prestiti obbligazionari (qui tutte le informazioni per ottenerne uno), che permettono di reperire sul mercato molta liquidità, frazionando il prestito in titoli di debito al portatore. L'ammontare massimo del prestito non può superare il doppio del capitale sociale, della riserva legale e delle riserve disponibili risultanti dall'ultimo bilancio approvato. Ci sono casi in cui può essere anche superiore, come nel caso di prestiti garantiti da ipoteca su immobili di proprietà o quando l'eccedenza è garantita da titoli nominativi emessi o garantiti dallo Stato. I momenti contabili fondamentali sono quattro: l'emissione, il collocamento, la remunerazione e il rimborso. Tra questi riveste particolare importanza il momento dell'emissione del prestito, perché è in questa fase che vengono formulati il relativo programma e redatto un regolamento contenente tutte le informazioni essenziali, come l'ammontare del capitale sociale sottoscritto, l'ammontare del prestito, la sua durata e il tasso di remunerazione, la modalità di rimborso.

mercoledì 1 agosto 2012

Dichiarazione IMU

La Circolare 3/DF del 18 Maggio 2012 diramata dal Ministero delle Finanze ha già fugato buona parte dei dubbi riguardanti la presentazione della dichiarazione IMU. In realtà il documento ministeriale non ci dice niente di più di quello che dice la normativa principale, il decreto-legge 201/2011, ma nel nostro Paese circolari, risoluzioni e interpretazioni sembrano indispensabili anche più della stessa Legge. L'articolo 13 comma 12-ter del d.l. 201/2011 prevede che: «i soggetti passivi devono presentare la dichiarazione entro novanta giorni dalla data in cui il possesso degli immobili ha avuto inizio o sono intervenute variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell'imposta […]. La dichiarazione ha effetto anche per gli anni successivi sempre che non si verifichino modificazioni dei dati ed elementi dichiarati cui consegua un diverso ammontare dell'imposta dovuta. Con il citato decreto, sono altresì disciplinati i casi in cui deve essere presentata la dichiarazione. Restano ferme le disposizioni dell'articolo 37, comma 55, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, e dell'articolo 1, comma 104, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, e le dichiarazioni presentate ai fini dell'imposta comunale sugli immobili, in quanto compatibili.

martedì 31 luglio 2012

Polizze temporanee per auto e moto

Non sempre è necessario avere una copertura assicurativa per la propria auto o moto per tutto l’anno. Diverse sono le esigenze che potrebbero far propendere per una polizza temporanea. Si va dall’uso del mezzo solo in estate alla necessità di trasportare un veicolo da un luogo ad un altro, magari solo per un viaggio (si pensi ad esempio al trasporto di un'auto al centro demolizioni).
Le polizze temporanee sono polizze valide solo per alcuni periodi di tempo o dell’anno o legate alla frequenza d’uso del veicolo assicurato. Nel primo caso è necessario indicare il periodo di tempo in cui non si vuole che la propria auto o moto sia coperta dall’assicurazione. Nel secondo caso si parla più propriamente di polizze temporanee chilometriche o pay per use, ossia a chilometro percorso.